30/12/13

giorno 405 - Vivi adesso

EVERYDAY OUR LIFE IS EPIC













Da oltre oceano, da oltre emisfero
Dal mio giorno alla vostra notte
dalla mia notte al vostro giorno
mi sono svegliata
e ho ascoltato il riposo
ho aperto gli occhi
ho respirato il mattino
ho passato un anno volando 
nei cieli più impensati 
e raggiunto nuovi orizzonti
lontani
inaspettati
inesplorati dall'immaginazione
ho intrapreso un viaggio
dimenticando ogni restrizione
abbandonando pensieri di dovere
sorpassando il tempo
annientando timori
incamminandomi curiosa
verso una remota me stessa
ho ascoltato il presente
non ho pensato al futuro
non ho guardato al passato
ho ascoltato il presente
sì, presente
e non ho avuto paura un solo istante
i km sono trascorsi passo a passo
uno dopo l'altro
pezzetto per pezzetto
ho sentito la bellezza dell'Universo
ho lasciato il mondo invadermi dentro
con la sua potenza e violenza
come un quadro di William Turner
solitudine e pazienza
gratitudine e magnificenza
ho amato, pianto e riso
ho cominciato ogni giorno
e ricomincio ancora
inseguendo sogni possibili 
trovo energie celate
nella stanchezza estrema 
costruisco i piani alti 
del mio mondo per raggiungere
cieli azzurri, albe e tramonti
osservo le società
e le ammiro con stupore
indipendenza e sicurezza
fiducia e sentimento
il più grande insegnamento
del mondo è l'ascolto del cuore
sempre e comunque
e la via è tracciata per noi
in quel momento 
in quel luogo
trovare la via è la missione
per dare senso al nostro andare
la mente libera da passato e futuro
è la calma per poter ascoltare
la sinfonia che sta suonando
solo noi creiamo il nostro presente
solo noi decidiamo i colori
e le sfumature
e le note
Di che colore è il tuo oggi?
Quale sinfonia stai suonando?

20/11/13

Giorno 364 - Angeli sul cammino

Pronta per partire
E la casa che per quattro lunghi mesi mi ha ospitato diventa un ricordo.
Sapevo che prima o poi quel giorno sarebbe arrivato e quel giorno mi ha saettato a Kyoto con uno dei treni più veloci al mondo: lo Shinkansen.
Treno Shinkansen 
In questo viaggio i soldi non sono mai stati molti e ho sempre vissuto con quello che ho potuto e comprato l'indispensabile. E a volte ho ricevuto dei regali. Come il biglietto del treno e alcune cene meravigliose nei migliori ristoranti. Ho incontrato delle persone meravigliose che mi hanno fatto sentire parte di un qualcosa, di un unione.
Il meglio della cucina giapponese

Tutto è racchiuso nella perla magica dell'Amore. Questo è quello che ogni giorno confermo sul cammino. Ogni singolo dettaglio basta desiderarlo e sentirlo. Amarlo.
La cucina è Arte
Sono accadute delle magie in questo percorso e ho compreso che la fiducia diventa l'arma letale della paura per ogni situazione. Ho offerto e ricevuto emozioni. Ho ricevuto Amici. Dimostrazioni di affetto.
A volte mi sono sentita disarmata davanti alla pura spontaneità di questo ricevere.
Non c'è nulla di più appagante di donare e ricevere.
Il Giappone. Il Giappone sei tu Yuriko, piccola donnina, con il nostro istruttore di Outdoors Activities.
Il Giappone sono stati i miei bambini con Miyuki e John.
Il Giappone é diventato anche Hiro che mi ha ospitato nella meravigliosa città dai mille templi.
Già. Sono giunta qui. Mi sono rimessa in cammino.
Che sensazione attraversare la strada di nuovo con lo zaino in spalla. Un arrivo che non termina mai. Mi innamoro totalmente di questo patrimonio dell'umanità, città che mi ha regalato una fra le ultime immagini del Giappone. Fra le più autentiche ed appropriate, oserei dire.
Ho esplorato SanjuSanGendo, templio dalle 1001 staute di Kannon per proteggere l'Umanità dalla sofferenza, costruzione interamente in legno con i suoi 120 m di lunghezza risulta la più grande del Giappone per le sue caratteristiche.
Il tempio di Oro
Ticket office anche per Kiyomizu Temple (il tempio dell'acqua pura) altro patrimonio dell'UNESCO che affre 3 diversi flussi di acqua per trar vantaggio in amore, longevità e conoscenza. Mai bere da tutti e tre. Risulterebbe poco discreto e alquanto avaro. Educazione, come insegna la cultura.
Ed è momento anche per Ginkaguji Temple (tempio d'argento) e RokuonJi Temple (tempio di Oro).
Ogni angolo di questa città è un patrimonio culturale degno di rispetto e sacralità. Storia. Non ho parole per descrivere ciò che provo. Pedalo lungo il fiume Kamo che attraversa la città da nord a sud. Affitto una bicicletta e ascolto cosa dice l'aria fresca sulla faccia. Tutto, ma in un silenzio che profuma come forse i famosi Cherry Blossom (alberi di ciliegio) che a Marzo fioriscono questo paese a primavera.
Il tempio d'argento
Trascorro sei giorni esplorando basita tutto ciò che mi circonda. L'arte delle confezioni dei prodotti più rinomati, i profumi, i kimoni che passeggiano per le piccole vie del centro. E le geisha. Mi echeggia attorno quell'atmosfera di segretezza, magia, Oriente. Sono in Giappone. A volte me lo ridico perché tuttavia stento a credermelo. Mi sembra di appartenere ad un sogno infinito. La vita è un sogno. Ma che meraviglia.
Alla ricerca del fiume sperduto
Incontro Hiro, appunto. Il mio Couchsurfing è un ragazzo eccezionale di 24 anni che mi ospita nel suo mini appartamento. Passiamo cinque lunghi giorni esplorando fiumi, natura e unici angoli di cucina tipica. Pratico qualche parola giapponese e sento che Hiro sarebbe stato un insegnante perfetto se solo avessi condiviso qualche momento in più. Ma la missione è stata un'altra. Ci sarà altro momento. Forse.
Hiro mi ispira per la sua sensibilità. Una notte restiamo a parlare ore ed ore sulla cultura giapponese e il suo desiderio di evaderne. Sono la sua seconda CS e il suo mondo si spalanca alle radici occidentali. Il Giappone, come si sa, é un paese dal quale nulla esce e nulla entra. Fondamentalmente una cultura protetta e difficile da penetrare. Gli stessi giapponesi non si espongono troppo al nuovo e , un po per timidezza un po per timore, non camminano controvento.
Hiro piange per l'emozione e tocchiamo temi di profonda umanità e come si suol dire, affari personali.
Mi spiega quanto sia diverso sentire in inglese e sentire in giapponese. Due lingue, due culture e due diversi sentimenti. "Sono un Hiro diviso in due". Impressionante quanto la cultura alla quale appartieni influenzi la nostra vita e il nostro modo di esporci. Comprovato.

(Amo questo mondo, e non un altro)
Ciak.
Ciak.
Lo sento come un fratello, compagno d'avventure, amico. Giochiamo fra esplorazioni, foto rubate per strada, registrazioni video e lezioni notturne sui nuovi orizzonti cibernetici.
Hiro vende dentifricio sbiancante su internet. Non lavora. Come può non ispirarmi un tipo così?
È momento di proseguire in direzione Osaka. Ci si arriva col treno, forse mezz'ora. Non me lo aspettavo.
Hiro mi accompagna. Si sente la malinconia nell'aria che ci separa fra uno scatto che rubo a lui e uno scatto che ruba a me. Ciak.Ciak. Arrivederci Hiro.
Incontro Shiro, che significa Bianco.
Shiro e me a cena
Io proseguo e l'Universo mi porge gentilmente anime pure. Shiro ha una storia incredibile e il nostro contatto attraverso Couchsurfing è datato circa Marzo 2013 al momento in cui forse potevo pensare di raggiungere il Giappone come no.
Finalmente ci incontriamo dopo i miei cambi di piani lungo il percorso. Mi aspetta alla fermata del metro con la spesa in mano e un berretto in testa. L'autunno è in arrivo. È ora di volare. Il bagaglio non è equipaggiato per stagioni fredde e nemmeno fresche.
Sul tram
Shiro. Mi prepara una meravigliosa cena giapponese mentre ci raccontiamo di viaggi e qualche parola su chi siamo e da dove veniamo. Non sento nessuna timidezza e mi accomodo in questo piccolo ed accogliente appartamento al 23 piano con un panorama sul castello di Osaka.
Trascorro due notti sul divano e
Osaka

Vita quotidiana
Giovani ad Osaka
Osaka
Shiro dorme con il temporale posto anche se fuori la notte è serena e stellata. Bella sensazione. Dolby Sorround. Sono avvolta dalla pioggia e restare a letto ricarica per le pressime tappe. Shiro è sensibile e mi racconta la sua esperienza passata attraverso 6 lunghi anni di schizofrenia. La Vita ci sorprende dal niente. Può trasformarci ma possiamo sempre vincere. In ogni caso.
Tutto dipende dagli occhiali che indossiamo.

E vado in aeroporto dove mi aspetta un biglietto falso di uscita dalle Filippine.
Controlli e attese al desk. "Un momento signorina".
Ho un appuntamento importante al quale non posso mancare nelle Filippine. Imminente.

E l'aereo parte, io pure.

Dal Terrazzo di Shiro: il castello di Osaka

07/09/13

Giorno 289 - E DENTRO L`ANIMA VULCANI E TERREMOTI E TIFONI

Passano due mesi e mezzo dal mio approdo tutto stile giapponese ed ecco che mi ritrovo in un nuovo aeroporto: Nagoya airport. Chi lo avrebbe immaginato anche solo un mese prima di fare una scampagnata in Corea della durata di una settimana. Piccoli trucchi per un`estensione del visto di altri tre mesi. Il progetto e` comunque di ripartire verso i primi di Settembre (ovvero ora mentre scrivo questo post) e raggiungere di nuovo Manila. E recuperare la mia macchina fotografica, regalo dei miei migliori amici per questo viaggio. Non la lascero a Manila. No.
E` tempo di passeggiare per l`aeroporto. Adoro gli aeroporti anche se a volte mi agitano. L`aeroporto e` un po` il tuo incontro personale. Suggerisce all`anima quella sensibilita` che a volte si disperde fra le strade delle citta` e il ritmo incalzande della vita online. L`aeroporto.
E` tempo di riflettere quindi. Con un sorriso stampato sulla faccia riassumo la mia vita in brevi secondi. Sono una senza tetto con uno zaino in spalla. Forse rido anche mascherandomi dietro a qualche messaggio registrato da inviare ad amici.
Esattamente mi rendo conto che la  mia vita proprio questi giorni e` stata inscatolata a Madrid in sei valigie e in Italia in svariate casse. Guarda tu la coincidenza.
La mia abitazione spagnola verra` presto affittata e mia madre con Luca sono pronti per un rinfresco; na nuova casa fara in modo di spazzare tutto cio` che di vecchio ci si porta appresso per troppo tempo.
Resto in piedi e ferma. Sento la mia strada sotto i piedi. Ho me stessa e niente altro. Mi sento stupita, esterrefatta. Mi sento in viaggio. Nessuna paura. Solo certezze e forza. Coraggio e Serenita`. Mi sento libera. Mi sento Grande. Sto bene, amici. Divinamente.
Ho con me tutto cio che rappresenta il mio presente.
Corea. Quando in Aprile ero nelle filippine guardando la mappa verso l`Asia mi dispiacevo di saltare la Corea. Gia` che ero li. Ma cio che ho anche imparato e` parlare all`universo. Riceverai proprio quella richiesta.
Ho trasmesso energia a questa Corea e mi ha chiamato. MI ha accolto.
Atterro: Seoul. La pronuncia e` come la parola ANIMA in inglese. Non avevo mai saputo del nome della capitale.
Come puo non attrarmi una citta con un nome cosi in questo VIAGGIO?
Il mio profilo Couchsurfing parla di amore e Shuaan e` il mio primo CS di questa settimana.
Inspirato alla societa` nuova e perfetta i nostri discorsi vertono sulla filosofia e concretezza di Eric Fromm cosi come di Jacque Fresco e il Venus Project.
Una cosa e` curiosa in questi giorni. La mia richiesta di Host verso un CS mi e` stata rifiutata ma il suggerito incontro per una birra si trasforma da parte mia in un reale ricontatto e un incontro.
Mi stuzzica l`interesse la sua ironia e il suo modo di scrivere. Cosi come il suo volto. Le sue curiose foto artistiche.
Voglio incontrare la tua ANIMA. Un`anima di Seoul.
I sentimenti vanno ascoltati. Lo incontro. Lui e` Kanghee. Diventera` il mio travel mate questa settimana. Il nostro incontro si apre con un profondo contatto di confidenze sulla Vita.
Mi piace e forse c`e` qualcosa che posso trasmettergli fra tutto quello che ho imparato in questi mesi.
Kanghee, vivi il presente e non preoccuparti per il futuro.
Finiamo il fine settimana all`International Mud Festival. TRascorriamo tempo in auto. Mi sento libera e bene, nonostante a volte possa risultare imbarazzante essere in auto con qualcuno che non si conosca.
Ascoltiamo musica, mi spieghi il paesaggio, restiamo in comodi silenzi, scherziamo e guardo la tua linea sul polso.
Passiamo due giorni all`insegna della diversione. Diventiamo amici. Mi piaci. E la settimana prosegue fra un -ti passo a prendere dopo il lavoro e guidiamo fino al confine con il Nord Corea- e varie cene. Mi presenti i tuoi amici e mi confirmi ora il CS che mi avevi negato casua dinosauri in casa tua. Restiamo insieme fra momenti in solitudine e momenti in giro per la citta. Prendiamo il jetlag causa peropezie per Seoul nelle notti che ci accompagnano fra nuove conoscenze e amici tuoi.
Seoul mi incanta con i suoi innumerevoli caffe Bohemien e il suo pullulante quartiere di GANGNAM. Gia`. E chi lo sapeva di finire proprio li??? la canzone piu popolare di tutto questo viaggio che ha accompagnato i momenti piu bizzarri in Vietnam, nelle Filippine e in Giappone.
Eccomici immersa nello Style!!!
Sei sensibile e attento. Artista. Ami la fotografia e girare video. La percezione della tua realta non si allontana poi cosi tanto dalla mia. Tu me la mostri e il tuo sguardo attraverso la lente della tua macchina fotografica mi cattura svariate volte anche senza saperlo. Mi fai ridere. Mi sento studiata cosi come io studio te e la tua voce. La tua presenza sicura mi annienta quasi e la tua sicurezza nel guardarmi dritto agli occhi mi confonde. Vorrei raccontarti chi sono e non smettere di sfiorarti.
Non voglio partire. Ma passeranno almeno due mesi. Se ti rincontro saremo stati forti.
Il nostro incontro prosegue ogni giorno da lontano fra video e foto, di nuovo. Ci sentiamo artisti o forse lo siamo. Dipingiamo bizzarramente e violentemente la nostra esistenza fra Pirati e Ninja.
Tu sei Acqua ed io sono Aria. Il mondo e` due cose: vita marina e vita acquatica. Sopra e sotto. Ma pur sempre Ossigeno. Uno.

E trascorre un ulteriore mese nella cittadella di Omaezaki e Sagara fra classi di inlgese e grandi soddisfazioni. Un theNINJAtraining in sviluppo per superare difficolta emotive attraverso un allenamento fisico e motivazionale. Un fai da te, come si suol dire.
E` tempo di saluti e tempo di concludere una missione. Soddisfazione e` la parola che definisce e chiude questi mesi. I miei studenti mi hanno amato ed apprezzato. Mi hanno accettato col sorriso e col desidero di una nuova classe di inlgese. Sono diventata ViVi Sensei ( la maestra ViVi).
Sensei e` forse la parola che piu mi affascina di tutto il vocabolario giapponese, nonostante non abbia una grande ventaglio di conoscenza.  Mi ricorda tradizione, storia, vecchi saggi spiegandoti il come di qualcosa.
La mia ultima classe del Venerdi non si alza dal tavolo.
Ho appena detto ARIGATO GOSAIMASHTA con un inchino di rispetto e gratitudine.
Dopo quattro mesi un inchino si sente provenire da dentro.
I miei studenti non si alzano. Mi viene il magone.

Cosa possa esserci al mondo di piu importante di ricamare relazioni umane?
Quanto difficile e` ogni volta andare via? Quanti vulcani e terremoti e tifoni provocano le persone qui dentro nel petto?
Torno presto non vi lascio piu cosi tanto tempo senza notiezie.









20/06/13

giorno 211 - RESPIRO PROFONDO

Hanane e Kei, 6 anni
Non ho mai insegnato a piccoli mostriciattoli, come definiamo scherzosamente i bambini in Italia.
Non ho mai affrontato l'insegnamento dalla famosa altra parte della cattedra. Non è semplice lavoro, anzi.
Parliamo di bambini e parliamo di intraprendere il personale sforzo di andare oltre i limiti dell'età adulta. Un ritorno al gioco, forse.
Affronto questo percorso come un percorso verso una me stessa in crescita, in sviluppo.
Studentesse teenagers
Ogni giorno mi pongo nuove prove da superare e nuovi obiettivi da raggiungere. Il rapporto con le persone, con ogni tipo di pubblico amplia il mio saper essere e stare. Mi accorgo sempre di piú che, se vuoi avere successo, davvero è importante stabilire un contatto sincero, profondo ed onesto con  l'interlocutore indipendentemente dall'età.
L'uso della voce, dei gesti e dello sguardo sono strumenti che se per un istante perdono di tono è come perdere per strada un pallone. Vietato.
I bambini giapponesi affrontano una lingua che solo adesso comprendo quanto sia dura.
Io, che sono alle prese con la loro di lingua, comprendo quanto lo sforzo sia grande e quanto intelligenti e dinamici  siano.
I bambini imparano da subito a scrivere Hiragana e Katakana cosi come i piu di 2000 caratteri cinesi e l'alfabeto romano. Parlano inglese, o almeno sono alle prese con qualcuno che gli pronuncia delle parole cosi difficili e diverse per raccontare la stessa cosa.
Mi sento in sintonia con Myuki e stringo nuove sincere amicizie con Mayuka e Takayoshi.
Takayoshi, Mayuka, Dave e me!
 Passo serate e momenti con loro davvero unici e divertenti. Uno scambio linguistico singolare fra "Google translate"e la gestualità comica del mitico Takayoshi. Sono trapiantata in una città rurale dove non ci sono grandi opportunità difare e festeggiare come nelle correnti città europee si possa immaginare. Una sorta anche questa di prova di vita , di confronto con realtà profondamente distanti e con piacere scopro di avere una grande capacità di adattamento. Secondo me si tratta di amore per la Vita! ahahah.



"Toilet Japanese Technology"
È il momento di prendersi cura di se stessi.
Durante le mattine prendo iniziative sportive andando a correre, in bici o in skateboard. Esploro il vicinato e le piccole azinde agricole di te verde. La zona si presenta con un'infinità di terreni, coltivazioni e strade lunghe verso la prossima cittadina.
Il Giappone è una sorta di interazione fra settore primario e quaternario. Come sappiamo il Giappone è famoso per le sue ammirevoli tecnologie tanto che, fra gli insegnamenti di Takayoshi,  il vocabolario appare con una frase del tipo "Nihon no gijutsu sekai ichi" (la tecnologia giapponese è la numero uno!). Ovunque per le strade ci sono macchinette che distribuiscono le bevande confezionate nei migliori design, toilette che ti offrono lo spruzzo a tua misura, il calore proporzionato alla tua piacevole seduta e altri piccoli bottoni che nemmeno dal disegno capisco a cosa possano servire.
Design giapponese



Casa giapponese
Passo giornate in trasferta a casa di Myuki e John durante la loro vacanza in Europa per prendermi cura del  fantastico cane svizzero. Casa.
Sono nella cittadina vicina, Omaezaki, dove risiede l'altra sede della scuola. Anche questo è un luogo dove riesco a trovare la mia dimensione fra passeggiate sulla spiaggia e l'ostentata interazione giappo-inglese con i surfisti.
Calarsi nelle vesti giapponesi!
Avere un cane così aiuta a fare conoscenze! ahahaha.


Dave, fidanzato in prestito!
Yuriko è una fantastica donnina di quasi sessant'anni che mi coccola durante la mia permanenza ad Omaezaki. Mi porta in giro nei pressi della zona in una gita del tutto stile giapponese dove la cordialità mi regala un sorriso dopo l'altro. A partire dalla bottiglietta di acqua e limone comprata prima di venire a prendermi, e accuratamente parcheggiata dal lato del passeggero assieme ad una rivista con tanto di illustrazioni sul luogo verso il quale siamo dirette. Anche Mayuuka in un sabato di gita turistica nella zona ha fatto lo stesso.
La casa bianca in seconda fila!
Interessante. Piccoli dettagli che ti regalano la semplice sensazione di essere stata pensata con accortezza e sensibilità.
Dettagli che porterò con me. Sempre.

Adorabile Yuriko preparandomi il pranzo


È tempo di andare a fare visita a una delle innumerevoli Shrine giapponesi. Luogo di culto, sorta di tempio e pronta per ricevere l'orazione su salute, amore, lavoro e foruna.
Mi ritengo molto forunata, e secondo "Omikuji", il bigliettino spirituale, anche. GRAZIE.



Stavo per scrivere la parola "passione" ma poi ci ho ripensato.
Forse non ancora di questo posso parlare per questo paese ma di curiosità che sfuma nei svaillanti colori del fascino poi, forse sí.
Shrine
Arte diffusa nel respiro profondo di questa società cosí intrigante. Architetture dalle pareti mobili, tatami, manga, caricature e calligrafie dipinte, templi, giardini zen, astrazione e minimalismo.

In Occidente sviluppiamo "personalità autonome, dominanti, competitive e dure". É qui in Giappone che sperimento quello che lo scrittore Jose Antonio Marina spiega circa la sociologia giapponese.
"La cultura giapponese è orientata alle relazioni sociali dove si sviluppa una personalità di tipo dipendente, umile, flessibile, passiva ed obbediente." Proprio così.
Io non credo mai che una società sia meglio di un'altra. Solo posso provare a comprendere, a entrarci nel profondo fino a dove realmente possa e cavarne il meglio per me. Osservare, attingere e scartare.

È estremamente affascinante sapere di poter sperimentare, vedere e vivere vite diverse. Ho imparato a sorprendermi, a regalarmi queste emozioni di scoperta ed avventura.
Adattamento ed autosufficienza.
Mi amo sempre di più. E con me, il mondo attorno.

Il verdetto del tempio

Niente male!

La vita è una figata!














30/05/13

GIORNO 191 - Dire Giappone è dire "ci sono !"

Aeroporto di Narita, Tokio.
Narita Airport: Tokio, Giappone.
Stai scherzando? Tutto avrei pensato meno che atterrare in Giappone.
Enorme. Vagabondando per di quà  e per di là una buona ora cerco di capire come raggiungere la città. Disegnini strani  come messaggi pubblicitari mi si scontrano addosso. Nuvoletta bianca con punto interrogativo e faccia da cartone animato giapponese. Eh, già. Giappone. Hiragana, Katakana e Kanji sono i tre alfabeti vigenti. Nulla a che vedere con i nostri meravigliosi 26 caratteri romani.
Serata matta in compagnia di AMICI
Ho imparato a pensare una cosa alla volta. Risolvo anche come trovare il modo di pagare un biglietto per il centro ad una biglietteria che tutto sembra tranne che una biglietteria. I famosi modelli europei di come possano essere le cose piano piano prende coscienza di quante innumerevoli opzioni esistano per ogni concetto e situazione.
Il tempo vola e in questi giorni ho compiuto il mio settimo mese di viaggio.
Sono stata ad Hong kong, Shangai e Pechino attraversando la China. Ho incontrato amici , persone deliziose e complesse allo stesso tempo. Sono penetrata nelle loro vite, intrufolata in un quotidiano che non mi appartiene. Mi sono sentita spettatrice di un film straniero. Una comparsa speciale in 3D.
Ma quale sarebbe il mio quotidiano? Percorro chilometri dentro una me stessa che si stupisce ogni giorno, dentro una me stessa che sta scoprendo il mondo. Sono in divenire.
Mi meraviglio e resto in uno stato di shock, come dire, perepetuo attraversando luoghi, assaporando nuove cucine e fondendo il cervello in tentativi di comprensione dei miei interlocutori.
In Cina il linguaggio del corpo, se non parli cinese, risulta fondamentale, ma anche essere coscienti che un gesto può non essere compreso rimette in gioco stereotipi e modelli di comunicazione.
Come gia vi accennavo.

Sento lo stomaco stringersi in un qualcosa che pare essere felicità in un cocktail di stranezza, desiderio, malinconia, piacere, solitudine e indipendenza.
Mi sento forte e con il mondo, mi sento orgogliosa, mi sento come non mai.
Shinjioku, Tokio
Rimettere in gioco se stessi, affrontare le difficoltà di relazione con persone che ti guardano e non possono risponderti -Wakarimasen! Non capisco! Nemmeno io! ahahaha.- è una meravigliosa sensazione che ti fa sentire presente ma, allo stesso tempo, fa sentire le tue radici, la tua casa, la tua identità e da dove ha attinto per essere come è.
E una sorta di presenza assenza dal tuo mondo in un altro.

Atterrata a Tokio. Resto esterrefatta dalla meraviglia di una città come solo Tokio puo essere.
Senso di marcia opposto.
Inizio a pensare che siamo noi ad andare in senso opposto, comunque.
Lance Lot, complice di avventure matte per Tokio.
Le insegne luminose ed il formicolio di persone la identificano come capitale, ma ciò che la distingue è quell'ordine nell' amministrazione di strade e il rispetto rigoroso delle persone verso le regole. Nessun pedone passa al semaforo rosso, quà e là si incontrano personaggini con mascherine antismog o antibatteri, gruppi di donzelle raggruppate all' angolo indossando pittoreschi abiti, e soprattutto truccate estremamente come piccole bambole reali stile manga giapponese. Stupore. È realtà.
Manga ovunque
Mangio dei biscotti sulla metropolitana e mi accorgo di essere osservata. Mi appoggio con la spalla al palo scrivendo una nota sul telefono e mi accorgo di notare disciplina. Nessuno mangia e nessuno si appoggia. Educazione e rigore, presenza e compostezza. Nessuno fuma per strada a meno non si abbia un portacenere portatile. Al contrario nei locali invece si che è permesso. Al momento non so cosa abbia più senso.

Tokio mi meraviglia per la sua rete sotteranea di metropolitane, linee speciali, treni, negozi, ristoranti, vita. Si cela una città sotto la città al punto da poter perdersi senza problemi. Per Tokio Station ho avuto la necessità di una cartina. Incredibile. Il mio pensiero in questi momenti ritorna a mia madre immaginandola con me al mio fianco chiedendomi dove e come. Lei che sempre confida nel mio girovagare abile, qui mi metterei a ridere e le direi: "Non ho idea!Ahahha". Ma si che la accompagno dove vorrebbe in men che non si dica. Mi concentro di più. Mamma, eccoci.


Arte giapponese
Tokio è un momento di follia e diversione quando incontro Lance Lot, viaggiatore nato, amico dalle Filippine e pazzia allo stato puro. Ed è complicità come due vecchi amici di scuola. Risparmio i dettagli. Siete troppi la fuori per svelare le confidenze e i segreti che ci siamo raccontati. 
Viaggiare è anche questo: ritrovarti con le dinamiche esplorative delle persone che incontri sul cammino. 
Arte culinaria!!!
Tokio, il meglio!
A distanza di due mesi, col potere della tecnologia e dei Social Media, passiamo un paio di giorni insieme nella capitale  fra amici  giapponesi e nuovi incontri. Conosco Eric che passa con noi la serata fra clubs e la Tokio notturna. Decidiamo per una cena di arrivederci e ci incontriamo al mio scendere dalla torre piu alta di Tokio: Sky Tree. Come avrete notato amo le torri. ahahah. 
È una cena a base di sushi e la sua abilità esperta a condividere ogni  assaggio. Bacchette e salsa di soia. Mi affascina la sua sicurezza di uomo e la disinvoltura composta nel parlarmi. 
A cena con Eric
Sky Tree, Tokio.
Dire " Goodbye!" è sempre difficile quando non vorresti. 
Una piacevole serata prima del mio ritorno allo Sheraton e incontrare il mio carissimo compagno di appartamento, amico e uomo di business tedesco dall' aspetto firmato giapponese: Kimio. 
Un regalo di questi sette mesi di viaggio. Una coccola. Il momento perfetto e il luogo perfetto. 
Un amico.
Tokyo vista dagli occhi di uno Sheraton. Che mai si puo volere di piu? Nulla.  
E sono  conversazioni sul futuro, sul lavoro, su nuovi orizzonti. Mi sento trasportata in Europa e nella società dalla quale vengo. Con calma ascolto e decido di non farmi cogliere da ansietà e stress.








Colazione meritata allo Sheraton

È difficile perché il pensiero di dover fare, creare e produrre rinasce in noi con la velocità con la quale le erbacce nel giardino crescono in estate dopo la pioggia. Non importa. 











La mia parte più profonda di me sente il desidierio di una realizzazione anche lavorativa. E sono in un percorso di scoperta non solo del mondo se non, come dicevo, di scoperta dentro me stessa. Ascolto.
Kimio e me cenando insieme dopo 7 mesi.
Rimettersi in gioco, rinascere, ricreare. Serve costanza, fatica, energia. Viaggiare è il modo migliore per ricominciare con se stessi, espandersi, affrontare con energia il nuovo giorno e una vita diversa.

Tokio è assolutamente fuori budget, ma sapevo di prendere il rischio e mettere sul tavolo da gioco un malloppo di banconote. Ahhaha. Me la gioco. 
Decido che invece di passare dal Giappone, mi ci fermo proprio.
Il Giapponese mi affascina e mi incuriosisce tanto da  trovare una sistemazione a Occhii, nella provincia di Shizuoka insegnando inglese ai bambini ed esplorando nuovi metodi di cominucazione. 
Una soluzione per tutto. Il visto scade ad Agosto e qui lo scorrere dei giorni in compagnia di Miyuki ed amici mi rende serena e tranquilla.
La mia Casa Giapponese in Occhii.
Miyuki é la prorpietaria di questa piccola scuola dove ogni giorno affrontiamo mirati gruppi di studenti dai 2 anni, il più piccolo, ai 14 e con qualche adulto dopo il lavoro.



È meraviglioso scoprire quanto i bambini possano insegnarci a comunicare.


Lockland ed io nell'aula di scuola.
La potenza e l'energia che richiedono per catturarli è esattamente la stessa che serve per catturare il proprio interlocutore ad un discorso pubblico e l'intensità che è neceessaria impiegare è quell'intensità che dovremmo impiegare in ogni nostra comunicazione. 
Importanti considerazioni e importante esplorazione di una dimensione dimenticata: quella del fantastico mondo dei bambini.


Insegnando inglese
Nei miei prossimi post vi racconterò come i miei studenti rispondono alle miei metodologie, idee e racconti di me in giro per il mondo. Agli occhi di un giapponese tutto risulta molto più  amplificato. Mi sento bene.


Nonostante tutto sento la mancanza di casa, del mio letto, dei miei affetti e di una birra in compagnia di una chicchiera sincera, di un pianto di gioia condiviso e l'abbraccio di chi sa chi sei e cosa senti.
Rifletto, penso..sento.
Paese di Kakegawa. 
Vi sento.








Concludo questo post un pò come fosse una lettera perché a voi è indirizzato. 
A presto cari amici,
dal Giappone non è ancora tutto.

Il mio mio raggio di sole, nonostante qui la stagione delle pioggie ha avuto inizio da un paio di giorni.
Il giorno dell'acqua (.. 水 ..) in giapponese è il Mercoledì.
Mentre quello del sole (.. 日..) è la Domenica.

Alle prese col giapponese!